Il ricordo “scomodo” di Emanuele Zilli
Alate paroleIl 2 novembre 1973 Emanuele Zilli, operaio missino, si reca al solito in fabbrica. Alla fine del turno sale sul motorino per far ritorno a casa. Non ci arriverà mai. Viene ritrovato agonizzante sul prato che costeggia la strada e dopo 3 giorni di coma muore in un letto d’ospedale. Un morto “scomodo”, perchè da sempre ritenuto vittima di un incidente stradale. Fino al 1997 quando il libro curato da Guido Giraudo renderà di pubblico dominio l’ipotesi dell’omicidio.