Nessuno tocchi il tempo dell’infanzia

Nessuno tocchi il tempo dell’infanzia

23/11/2022 Off Di   Maria Giovanna Ruffoni   In   Officina   

A Bologna è nata la prima Tabooteca italiana, in cui non ci si divertirà con il gioco in scatola attorno ad un tavolo, ma si parlerà di educazione sessuale, anatomia, contraccezione, sessualità. Il tutto sull’esempio della paladina Francia, che ha promosso e creato delle reti di tabooteche rivolte principalmente ad approfondire questi delicati argomenti ai bambini e alle bambine, affinchè possano fin da piccoli essere a conoscenza di un mondo fatto di fraintendimenti. Questo è quanto dicono e sostengono vivamente, senza troppi giochi di parole.

I taboo presenti nella nostra società sono per loro considerati un male, cioè porterebbero gli uomini e le donne del domani ad essere sprovveduti negli affari amorosi, non abbastanza fantasiosi perché lacunosi nella materia in esame: l’educazione sessuale.

Qui ci poniamo a difesa non del che cosa venga trattato, ma ribadiamo fortemente la necessità del rispettare ad ogni cosa il suo tempo. L’idea di porsi come educante alla sessualità nei confronti di bambini e bambine si intromette nella sua natura più semplice come una brusca accelerazione dei tempi. L’educazione sessuale, oggi più che mai, è necessaria, ma all’interno di un percorso dettato dai ritmi naturali delle persone: gli adolescenti che iniziano a maturare, a conoscere i propri sentimenti, a cimentarsi con le timidezze degli affari di cuore. Ma tutto questo cosa può c’entrare con un bambino? Come può una bambina giocare o sentirsi a suo agio con peluche imbarazzanti? Nessun adulto dovrebbe permettersi di interrompere l’evolversi della temporalità alla conoscenza, come sempre ci sono bambini più avanti e più predisposti alla comprensione, ma non è così per tutti.

I bambini e le bambine vivono in un mondo onirico, molto simbolico e semplice, in quanto comunicativo ad un livello parzialmente eguale fra gli uguali. Scoprono la propria autonomia nell’interazione tra coetanei e non, scoprono passo dopo passo anche quella malizia che accompagna la quotidianità. L’età dell’infanzia va preservata da infauste maldicenze, indecenti giochi o allusioni. Per vivere nella volgarità c’è tempo tutta una vita.

Tuttavia, esistono degli adulti che non sopportano tutta questa naturalità degli eventi e del tempo, che preferirebbero privarli dal tempo dell’infanzia per catapultarli di fronte alle porte della sessualità e della auto conoscenza. Per tutti arriverà questo momento, ma allo step opportuno da quel varco chiamato crescita puberale per cui ogni essere umano deve passare nel cammin di nostra vita.

Non bisogna permettere, dunque, alcuna intromissione a queste indecenze, perché il fiore più bello è anche il più fragile da proteggere dalla zizzania. Forse sarebbe opportuno che aprissero laboratori per aiutare i bambini a leggere e a scrivere correttamente, in quanto si che su questo si dovrebbe tornare a lavorare.