16/03/2022 Off

Chi non vola è un Fratoianni

Di   Marcvs   In   Officina   

Ancora uno schiaffo “politicamente corretto” alla storia nazionale: il nome di Italo Balbo rimosso dalla carlinga di un aereo della flotta di Stato. Le grida stridule dell’antifascismo e i venti di odio e intolleranza portati dalla c.d. “cancel culture” continuano a mietere vittime. E vergogne.

14/03/2022 Off

Nel passato i semi della nuova libertà

Di   Redazione   In   Libri e libri   

Nel romanzo “La guerra non è finita” (ediz. Passaggio al bosco) la scrittura evocativa e densa del giovane Francesco Colafemmina ci accompagna attraverso mondi oppressi, eventi epocali e ardite rivoluzioni, spronandoci, nel grigiore dell’oggi, a riaccendere il faro di speranza promanante dalle nostre radici più autentiche.

11/03/2022 Off

Propaganda di guerra, narrativa del Potere

Di   Claudia Castaldo   In   Officina   

L’informazione oggi riflette pedissequamente quanto avviene tra èlite e popolo: una scollatura profonda tra realtà e finzione, fatti e propaganda, storia e propaganda. Con margini e agibilità di fatto azzerati per chi non si allinea al racconto dominante.

08/03/2022 Off

Apologia del meretricio

Di   Anchise   In   Officina   

La strada per una società più equa passa attraverso il riequilibrio delle opportunità sessuali di uomo e donna e, a tal proposito, la scelta di regolamentare la prostituzione potrebbe essere certamente d’aiuto. Senza coercizioni, garantendo quaanto di più vicino ad un concetto di vera libertà (non ipergamica).

05/03/2022 Off

Il ricordo non si imbratta. 10, 100, 1000 volte

Di   Redazione   In   Giornale di bordo   

Ancora un oltraggio, a poche settimane dal primo episodio, alla memoria di Norma Cossetto e alla targa a lei dedicata dal comune di Genova. Immediata l’opera di pulizia e ripristino intrapresa dai militanti de La Superba. Ecco come si vivifica il ricordo: conoscendo la storia, tramandandola, ma anche difendendola.

04/03/2022 Off

Lo spirito della storia e i senz’anima

Di   Gianluca Kamal   In   Officina   

I demoni indicano la strada. Forse l’algoritmo è già dentro di noi, anzi noi stessi siamo l’algoritmo: incubati presso i principali presso i principali distretti coartanti ripetiamo solo ciò che ha senso non per noi.

03/03/2022 Off

Quei due bambini che al mercato Tiziano comprò

Di   Anchise   In   Società   

Ciò che lascia basiti è proprio ciò che ai più suscita sentimento, facendo finta che gli stessi bambini, “oggetto” (è proprio il caso di dirlo) della speculazione in atto, non esistano e che tutto avvenga per volontariato disinteressato.

01/03/2022 Off

Gabriele, un uomo morto (e vissuto) più volte

Di   Gianluca Kamal   In   Correva l'anno   

Quante volte è morto Gabriele d’Annunzio? La morte, per il Poeta, non poteva costituire semplice fatto letterario o moto dell’anima. La morte va predetta, vagheggiata, idealizzata come punto finale e coerente dell’eterna schermaglia tra essa e l’uomo. Memorie, simboli, intuizioni poetiche, immagini e deliri, visioni e sogni: tutto in D’Annunzio sembra parlare di morte. Tutto, in realtà, parla di vita.